15 acronimi del digital learning da conoscere per evitare brutte figure – parte 1
Vi è mai capitato, durante un meeting, di trovarvi disorientati di fronte ad acronimi che tutti, invece, sembravano conoscere perfettamente? Come vi siete comportati? Avete chiesto spiegazioni oppure, per paura di far brutta figura, non avete osato chiederne il significato?
Che cos’è lo SME? Se chiedete in giro, la maggior parte delle persone potrebbe rispondervi che si tratta del Sistema Monetario Europeo ma, nel contesto della formazione, sappiamo che questo acronimo ha un significato completamente diverso.
L’utilizzo di questi acronimi, quasi tutti di origine anglosassone, è ormai all’ordine del giorno. Alcuni di essi sono presi in prestito dal settore dell’informatica e delle nuove tecnologie; altri, invece, sono nati nel mondo della formazione. In ogni caso, può essere utile conoscerne il significato.
Provate a vedere quanti ne conoscete tra i primi 15 che vi sottoponiamo.
- ADDIE
- AIT (AI)
- AICC
- ALE
- CBL
- CLO
- CMS
- GUI
- HTML
- IDEAL
- LO
- MOOC
- UXD
- xAPI
- XML
Com’è andata?
Se ci sono acronimi di cui non conoscete il significato, potete rimediare immediatamente continuando a leggere il nostro articolo.
- ADDIE – Analyze, Design, Develop, Implement and Evaluate
Si tratta di un modello di progettazione che divide le fasi di lavoro in cinque specifici step: analizzare, progettare, sviluppare, implementare e valutare. - AIT – Appreciative Inquiry Theory
Teoria dell’apprendimento che incoraggia gli studenti a lavorare principalmente sui loro punti di forza e sulle abilità esistenti. - AICC – Aviation Industry CBT Committee
Si tratta di un’associazione internazionale dei professionisti dell’addestramento tecnologicamente assistito (Computer-Based Training) che ha dato vita ad uno standard di conformità finalizzato all’interazione tra contenuto formativo ed LMS. Attualmente poco utilizzato, ha contribuito però a dare origine allo standard SCORM. - ALE – Adaptive Learning Environment
Un sistema di apprendimento online che si sviluppa su percorsi personalizzati per meglio soddisfare le esigenze di apprendimento degli studenti. - CBL – Case-Based Learning
Un approccio metodologico basato su casi o scenari reali. - CLO – Chief Learning Officer
Il Responsabile della Formazione Aziendale - CMS – Content Management System
Software utilizzato per creare e gestire contenuti formativi digitali. - GUI – Graphical User Interface
Un’interfaccia grafica pensata per facilitare l’interazione tra computer e utente. Consente di interagire in modo visuale utilizzando rappresentazioni grafiche (es. widget) anziché i codici di programmazione. - HTML – Hypertext Markup Language
Linguaggio informatico utilizzato per sviluppare contenuti web e, naturalmente, anche corsi eLearning. - IDEAL – Identify problem, Define problem, Explore solutions, Act to resolve and Look back
Approccio metodologico alla gestione e soluzione dei problemi. - LO – Learning Object
Contenuto formativo autoconsistente. - MOOC – Massive Open Online Courses
Risorse formative di pubblico dominio ad accesso libero. - UXD – User Experience Design
Processo di progettazione di contenuti online focalizzato sul miglioramento dell’esperienza degli utenti in termini di facilità di navigazione, ricerca e personalizzazione dei contenuti disponibili. - xAPI – Experience Application Programming Interface
Interfaccia di programmazione che consente l’interazione tra diversi LMS ed è in grado di registrare le attività formative svolte dall’utente anche in ambito web. - XML – eXtensible Markup Language
Metalinguaggio per la definizione di linguaggi di markup, ovvero un linguaggio basato su un meccanismo sintattico che consente di definire e controllare il significato degli elementi contenuti in un documento o in un testo.