6 cattive abitudini che possono rendere inefficace un corso di formazione
La realizzazione di un corso di formazione realmente efficace richiede una scrupolosa attenzione per ogni fase del processo di progettazione e creazione dei contenuti. I professionisti della formazione conoscono bene la funzione e l’importanza di alcune attività ma, molte volte, si accontentano di un risultato che si concretizza semplicemente nel “completamento del corso” e in un soddisfacente livello di gradimento dello stesso da parte degli utenti.
Perché accade questo? La ragione principale, in estrema sintesi, è la ricerca di scorciatoie che ci consentano di rilasciare il corso nei tempi richiesti e senza troppa fatica. Per evitare questa trappola, occorre dare la giusta importanza alle diverse attività del processo di progettazione e fare in modo ognuna di queste venga svolta nel migliore dei modi e nei tempi necessari. Solo così potremo predisporre e dar corso a un piano di lavoro che consenta a tutti gli attori del processo di dare il meglio.
Di seguito esamineremo alcune cattive abitudini che possono diminuire o compromettere l’efficacia di un corso di formazione. L’elenco, naturalmente, potrebbe essere più lungo ma, per essere brevi, elenchiamo le più ricorrenti:
- Stabilire la durata del corso “a tavolino”
La durata del corso dovrebbe essere definita in fase di progettazione, dopo aver esaminato bisogni e obiettivi formativi. In moltissimi casi, però, è la prima decisione che viene presa. La conseguenza è che il contenuto del corso finisce con l’adeguarsi alla durata stabilita. Questo, naturalmente, può determinare, a seconda dei casi, un corso carente o ridondante. - Identificare i bisogni formativi e gli obiettivi in modo superficiale
L’identificazione delle reali esigenze formative richiede tempo e metodo. Quando la Formazione (intesa come struttura aziendale) viene chiamata in causa perché “ci sono dei problemi”, l’origine degli stessi deve essere chiara. Per definire gli argomenti da trattare e colmare i gap formativi, abbiamo a disposizione molti strumenti: assessment, focus group, interviste, sondaggi, analisi dei dati aziendali, dei reclami o dei ticket all’assistenza clienti. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, scegliamo la strada più breve: affidarsi soltanto all’opinione di poche persone senza cercare anche riscontri oggettivi. - Affidarsi all’esperto di contenuti
L’esperto di contenuti è indubbiamente una figura indispensabile all’interno del processo di realizzazione dei corsi ma, come sappiamo, l’efficacia di un corso dipende da molti fattori che vanno al di là della conoscenza della materia. Durante la fase di organizzazione e stesura dei materiali, è quindi molto importante fare in modo che l’esperto di contenuti sia affiancato e supportato dagli esperti della formazione. - Sottovalutare il ruolo dello storytelling
Distribuire i contenuti all’interno di storie, metafore o situazioni riconducibili al contenuto trattato, oltre ad essere un modo per rendere più coinvolgente il corso, aiuta il discente ricordare più facilmente le nozioni apprese. - Creare attività non pertinenti
Molto spesso, per rendere più gradevole la fruizione del corso, vengono inserite delle attività di scarso valore aggiunto ai fini dell’apprendimento. Oltre ad appesantire il carico cognitivo, queste attività possono sminuire il valore del corso ed essere percepite dall’utente come una perdita di tempo. - Sottovalutare l’importanza della grafica
La facilità di apprendimento e la memorizzazione dei contenuti dipendono da molti fattori. Dal momento che l’apparato visivo gioca un ruolo fondamentale a livello cognitivo, l’esposizione dei contenuti sullo schermo non può essere lasciata al caso. Non è solo una questione estetica. Ogni elemento presente all’interno dello schermo deve essere chiaro, efficace e coerente con il raggiungimento degli obiettivi didattici.
Molto probabilmente, questi aspetti saranno sembrati quasi scontati. Insomma, non stiamo dicendo nulla di nuovo. Ma allora chiediamoci: quand’è stata l’ultima volta che abbiamo calcolato il tempo di un’attività didattica solo dopo aver esaminato attentamente obiettivi e bisogni formativi?