8 suggerimenti di Marketing per aumentare l’interesse verso l’offerta formativa
Un progetto formativo veramente interessante è stato fruito da pochissime persone? Le iscrizioni ai programmi formativi sono troppo basse? Il tasso di partecipazione ai corsi non è soddisfacente? Gli accessi alla piattaforma LMS sono insignificanti?
Evidentemente, non basta creare un buon prodotto per venderlo: occorre anche stimolarne “l’acquisto” da parte dei nostri clienti. Forse è arrivato il momento di applicare alla formazione le logiche utilizzate nell’ambito del Marketing: occorre suscitare curiosità nei confronti del prodotto, farne percepire l’utilità e fare in modo che il nostro target abbia molto chiaro che il corso può soddisfare uno specifico bisogno o risolvere un problema. In ogni comunicazione, dunque, sottolineiamo sempre i vantaggi che le persone otterranno attraverso la fruizione del corso.
Non basta fare un buon lancio di una iniziativa formativa per ottenere un alto tasso di adesione e completamento. Occorre fare in modo che l’interesse verso l’iniziativa venga periodicamente rinnovato. Partiamo da un presupposto: i dipendenti sono interessati alla loro crescita professionale ma, presi dall’operatività quotidiana e dalle loro routine, non pongono la formazione tra le loro priorità. Dunque, se la formazione è qualcosa che li interessa, dobbiamo fare in modo di ricordare e valorizzare tutte le opportunità di crescita e miglioramento che hanno a disposizione.
Ecco otto suggerimenti che possono aiutarci ad ingaggiare le persone e migliorare il tasso di partecipazione e completamento delle attività formative.
1. Lanciare le iniziative formative su più canali di comunicazione
Siamo sicuri che la notizia sul portale aziendale o una mail informativa siano sufficienti per coinvolgere i dipendenti ad aderire alla nostra iniziativa? E se qualcuno era in ferie o non ha letto la mail con attenzione? Dobbiamo essere certi che i destinatari dell’iniziativa siano stati adeguatamente informati e, quindi, è necessario che le comunicazioni avvengano in più occasioni e attraverso diversi canali di comunicazione.
2. Creare un piano editoriale
Dopo il lancio dell’attività formativa, sarà importante fare in modo che i corsi “non passino nel dimenticatoio”. Di conseguenza, occorre predisporre un piano editoriale per rinnovare l’interesse dei dipendenti nei confronti dell’offerta formativa. Per farlo, sfruttiamo i diversi canali che abbiamo a disposizione (portale aziendale, newsletter, mail, social network interni, ecc.). Se ci pensiamo, è esattamente quello che accade nel marketing di prodotto: alle iniziative di lancio fanno seguito tutte le altre iniziative di vendita.
3. Adottare approcci diversi
Le nostre comunicazioni di lancio, ovviamente, non possono che sottolineare l’utilità del progetto formativo. Nelle comunicazioni successive invece, quando le logiche dell’iniziativa sono già note, possiamo utilizzare un taglio diverso. Ad esempio, possiamo dire che il 54% dei dipendenti ha già completato il corso (in questo modo, chi non lo ha fatto si sentirà stimolato ad adeguarsi); possiamo pubblicare i feedback di chi ha completato il corso (per sottolinearne l’utilità) oppure possiamo incuriosire gli studenti attraverso piccoli stimoli che mettano in evidenza l’utilità del corso (ad esempio, “lo sapevi che… guarda il corso e lo scoprirai”.
Le soluzioni possono essere veramente molte. Siamo bombardati in ogni momento dalle iniziative di marketing e, quindi, basta guardarsi intorno per trovare spunti e idee.
4. Aumentare la consapevolezza del bisogno formativo
Esistono diversi modi di sottolineare l’importanza rivestita dalla proposta formativa. Possiamo farlo illustrando i vantaggi per l’azienda e per il dipendente; ma possiamo anche “inventarci” qualcosa di diverso che conduca allo stesso risultato. Ad esempio, possiamo sottoporre un test, da compilare in forma anonima, che faccia emergere in modo chiaro i gap formativi dell’utente. Non si tratta del classico test di apprendimento ma di qualcosa che deve incuriosire il discente e spingerlo ad una autovalutazione. È chiaro che, a fronte di un risultato negativo, fattori psicologici come orgoglio o autostima spingeranno l’utente a seguire il corso.
5. Ingaggiare gli “influencers”
All’interno delle iniziative di comunicazione, è importante cercare di inserire video interviste o testimonianze di esponenti aziendali che costituiscono un punto di riferimento per i destinatari del corso. Il Social Marketing ci insegna che la loro sponsorizzazione ha un peso decisamente rilevante.
6. Inviare una newsletter periodica
Un buon sistema per fare in modo che i dipendenti siano sempre a conoscenza delle iniziative formative in essere è quello di inviare loro una newsletter periodica (ad esempio, mensile). La newsletter è un formato di comunicazione molto elastico: possiamo aggiungere immagini o link ad altre fonti di informazione (es. schede dei corsi, video interviste, articoli di un blog o video teaser). Sta a noi decidere come impostarla: possiamo dividerla in sezioni o tenere un formato più libero. In ogni caso, la newsletter ci consente di veicolare informazioni in modo semplice e rapido ed offre il vantaggio di raggiungere tutti.
7. Organizzare eventi legati alle iniziative formative
Adottando le logiche utilizzate nell’ambito del Content Marketing, per lanciare o rilanciare i progetti formativi possiamo organizzare piccoli eventi online o live in cui alcuni “special guest”, “influencer” o leader aziendali condividono contenuti connessi all’iniziativa formativa. Se queste persone sono realmente influenti, è molto probabile che l’interesse nei confronti del corso di formazione subisca una forte spinta verso l’alto.
8. Creare una forte Brand Identity
Non possiamo, in questo contesto, dilungarci sul peso e l’importanza della Brand Identity, ma è chiaro che costruire un’immagine solida e riconoscibile della Formazione (intesa come funzione aziendale) aiuta sicuramente a migliorare la percezione delle proposte formative.
Come abbiamo potuto vedere, le iniziative per sostenere l’ingaggio dei learners possono essere di diversa natura e svilupparsi in più fasi del processo di iscrizione e fruizione dei percorsi formativi.
È vero che molte persone non hanno tempo o voglia di fare i corsi di formazione online, ma questo non deve esimerci dal fare il possibile per “vendere” i nostri prodotti!