Come agire sulla sfera emozionale per coinvolgere gli studenti
Le esperienze emozionanti sono quelle che restano maggiormente impresse nella nostra mente. Gli studi effettuati nel campo delle neuroscienze ci confermano che il coinvolgimento emotivo è il fattore che più incide nella memorizzazione delle informazioni nel lungo periodo. Dunque, se vogliamo rendere più coinvolgenti ed efficaci i nostri corsi di formazione, occorre tener conto di questo aspetto.
Stabilire una connessione emotiva con l’audience, però, non è affatto facile e farlo nel modo sbagliato può farci perdere credibilità. Le emozioni sviluppate sul posto di lavoro, inoltre, possono creare situazioni imbarazzanti. Di conseguenza, l’obiettivo non deve essere quello di provare a trasformare i nostri corsi di formazione in film da presentare al Festival del Cinema ma, più semplicemente, di porre attenzione ad alcuni aspetti che possono renderli emotivamente più coinvolgenti.
Si tratta di accorgimenti che, in misura più o meno importante, possono contribuire ad aumentare la fiducia degli studenti e, dunque, rendere più efficace e gradevole l’esperienza di apprendimento. Pertanto, in fase di progettazione, occorre considerare il coinvolgimento emotivo come un fattore importante quanto il contenuto da trattare.
Ma, prima di esaminare gli aspetti più pratici, cominciamo a stabilire in che modo approcciare il pubblico.
Raccontare una storia
Inserire i contenuti formativi all’interno di una storia in cui i discenti possano immedesimarsi, aumenta il livello di coinvolgimento, rende più gradevole lo studio e migliora la memoria a lungo termine.
Ricordiamoci di non esagerare e di non perdere la connessione tra la storia che raccontiamo e gli obiettivi di apprendimento. Altrimenti si rischia di commettere lo stesso errore presente in alcuni spot che ci piacciono tanto ma non ci aiutano a ricordare quale era il prodotto pubblicizzato.
Essere sinceri
Molto spesso, nel descrivere un contenuto formativo, tendiamo a nascondere le “magagne” (a volte già note a chi ci ascolta…) ed evidenziare solo gli aspetti positivi. Insomma, raccontiamo un mondo perfetto che, nella realtà, non esiste. Questo crea distanza emotiva e ci fa perdere credibilità. Per ridurre questa distanza non dovremo certo alimentare la negatività ma prendere atto dei problemi esistenti e fare in modo che vengano percepiti come aspetti già noti, sui quali si sta lavorando.
Essere speciali
Facciamo in modo di offrire al nostro pubblico approfondimenti e contenuti che siano unici rispetto a quello che l’utente può già trovare nel web, nel portale aziendale o in qualsiasi manuale per “dummies”. Cerchiamo, dunque, di offrire qualcosa di esclusivo, utile ed originale.
Ascoltare i segnali che provengono dalla nostra audience
A differenza della formazione in presenza o in virtual classroom, nella formazione asincrona non è possibile ottenere in tempo reale i preziosi feedback provenienti dal pubblico. Possiamo, tuttavia, limitare le conseguenze di questa lacuna attraverso interviste, sondaggi o focus group da effettuare prima della progettazione dei corsi e la raccolta di feedback durante o dopo la loro fruizione.
Creare un senso di comunità e appartenenza
Nella stesura dei contenuti, facciamo in modo di creare uno spazio affidabile e sicuro dove i discenti possano ottenere informazioni preziose per la loro crescita professionale. Trattiamo gli argomenti in modo che vengano affrontati i problemi che stanno loro a cuore e facciamo in modo che sia sempre possibile raccogliere suggerimenti o segnalazioni su quello che ritengono più importante.
Utilizzare l’umorismo
Un uso sapiente dell’umorismo ci può aiutare a creare un’immediata connessione emotiva con il pubblico, senza sminuire l’importanza del contenuto formativo. Inserire qualche piccola “battuta” rende più piacevole, dinamico e coinvolgente l’ascolto. In alternativa, possiamo utilizzare qualche breve video o immagine divertente per ravvivare l’esposizione.
Per quanto riguarda la parte più tecnica, vediamo ora quali possono essere gli strumenti da mettere in campo per agire sulla sfera emozionale della nostra audience.
Scegliere immagini evocative
Il ruolo delle immagini è fondamentale. Un’immagine scelta con cura, se abbinata ad un messaggio coerente, può raccontare moltissime cose in pochi secondi, aumentare il grado di coinvolgimento ed avere un forte impatto emotivo. Nella ricerca e scelta delle immagini, dunque, diamo la preferenza a quelle che raccontano una storia, anche se possono sembrare meno belle, da un punto di vista strettamente fotografico, rispetto ad altre.
Usare le dinamiche di gioco
Inserire qualche piccola meccanica di gioco contribuisce a motivare il discente e rendere più emozionante la fruizione del corso. La gamification ci insegna che l’inserimento di obiettivi o piccole sfide contribuisce ad ingaggiare ed emozionare l’utente.
Inserire piccoli video
Il web offre una marea di video divertenti o a forte impatto emozionale. Inserire qualcuno di questi video in modo coerente con l’argomento trattato cambia il ritmo del corso e può dare una marcia in più.
Considerare la “psicologia dei colori”
La scelta dei colori da utilizzare per la creazione del template e delle grafiche non deve essere casuale, poiché ogni colore suscita emozioni diverse. L’argomento è già stato trattato in un nostro precedente articolo (vedasi link a fondo pagina).
Inserire background musicali
La musica è un potentissimo generatore di emozioni. Dunque, può avere un impatto profondo sul nostro cervello, consentendoci di collegare pensieri e idee ad esperienze di ascolto significative. La musica ha il potere di trasformare qualsiasi argomento in qualcosa di coinvolgente e piacevole. Occorre però considerare che l’inserimento di background musicali può essere fonte di distrazione e, dunque, deve essere sapientemente gestito.
Naturalmente, in relazione al tipo di formazione che vogliamo erogare, l’elenco potrebbe essere arricchito da altri spunti. Ma, come abbiamo già sottolineato, non dobbiamo mai dimenticare che l’utilizzo delle emozioni nel contesto aziendale è un’arma a doppio taglio: una gestione appropriata e misurata aumenta motivazione e coinvolgimento; in caso contrario, c’è il rischio di perdere credibilità.