Come creare uno storyboard efficace
Lo storyboard è il “documento ufficiale” che guida gli addetti ai lavori in ogni fase di progettazione e sviluppo di un corso online. Di conseguenza, uno storyboard ben costruito crea i presupposti per lavorare in modo efficiente e realizzare contenuti che rispondano alle nostre aspettative.
Possiamo dunque definire lo storyboard come la base di lavoro che fornisce a tutti gli attori del processo le indicazioni necessarie per progettare e realizzare un corso online. Dunque, è evidente che soltanto una base di lavoro solida potrà garantire i risultati attesi, ottimizzare i tempi di produzione ed evitare disguidi. Questo è il motivo per cui lo storyboard, nell’ambito e-learning riveste una funzione cruciale.
Il ruolo dello storyboard è, inoltre, quello di far immaginare al lettore l’aspetto finale di qualcosa che ancora non esiste. Che si tratti di un cartoon, di un film o di un corso elearning, la descrizione dei dialoghi, degli elementi visivi e delle interazioni fa dello storyboard una sorta di anteprima di quello che ci aspettiamo.
Lo storyboard, oltre ad essere la guida per tutti coloro che si occupano della creazione dei contenuti, è anche il documento che viene generalmente utilizzato per la validazione finale da parte dell’esperto di contenuti o, più in generale, del committente.
Nell’articolo che segue sintetizziamo 8 aspetti fondamentali da considerare per creare uno storyboard veramente efficace.
1. Non avere fretta di cominciare a scrivere
Molto spesso l’ansia di non avere abbastanza tempo ci spinge a passare subito all’azione e, quindi, sottovalutiamo l’importanza dell’analisi degli obiettivi di apprendimento che, in altri termini, consiste proprio nel risultato che vogliamo ottenere attraverso l’attività formativa. Identificare esattamente ciò che il discente deve trarre dall’esperienza formativa è cruciale per la buona riuscita del corso. Non ci dilunghiamo oltre su questo aspetto poiché lo abbiamo trattato in un altro specifico articolo (clicca sul link per leggere gli articoli correlati).
2. Conoscere i destinatari dell’attività formativa
Questo aspetto viene spesso trascurato o sottovalutato. In realtà, non occorre un grande impegno per ottenere le informazioni che ci servono. Ad esempio, attraverso qualche intervista o focus group potremmo trovare diversi spunti in merito alle competenze o conoscenze da includere nel corso o, magari, qualche suggerimento sull’approccio da adottare per la buona riuscita dell’iniziativa. La profondità delle risposte che otterremo tramite questi sondaggi dipenderà, naturalmente, dal tipo di domande che faremo e da come sarà strutturata l’intervista. Se vogliamo risposte utili, oltre a domande di carattere generale, dovremo porre domande molto specifiche.
3. Utilizzare un template appropriato
Il formato del template che utilizzeremo per la stesura dello storyboard dovrà rispondere alle esigenze di tutti gli attori del processo. Lo storyboard, dunque, dovrà esporre in modo chiaro le informazioni che serviranno allo speaker (testo dello speech) ma anche quelle che serviranno al disegnatore grafico piuttosto che allo sviluppatore informatico. Dunque, in relazione al tipo di format che intendiamo adottare, potrebbe essere necessario integrare o rivedere il template in uso per fare in modo che contenga tutte le informazioni necessarie.
4. Non sottovalutare le verifiche di apprendimento
Molto spesso le verifiche di apprendimento vengono considerate un accessorio rispetto alla trattazione dei contenuti. In realtà, come abbiamo visto in una serie di articoli che trattano questo argomento (clicca sul link per leggere gli articoli correlati), se vogliamo conoscere l’efficacia delle attività formative, il ruolo delle verifiche di apprendimento è cruciale. Occorre valutare con attenzione elementi come il livello di difficoltà e la soglia di superamento, ma anche la chiarezza delle domande o i criteri di calcolo del punteggio. In fase di progettazione e stesura dello storyboard, dunque, anche i test di verifica meritano la massima attenzione.
5. Organizzare i contenuti per obiettivi
Dal momento che gli obiettivi del corso sono la ragione per cui stiamo realizzando un percorso formativo, occorre fare in modo che ogni singola parte dello storyboard sia costruita in funzione di uno specifico obiettivo. La trattazione dell’argomento, i casi studio, le esercitazioni e qualsiasi altro contenuto, dunque, saranno da valutare e organizzare in relazione al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati.
6. Valutare il ruolo degli elementi multimediali
Qualsiasi oggetto inserito all’interno di una presentazione, che si tratti di immagini, video o cartoon può trasmettere sensazioni che non avevamo preso in considerazione. Proprio per questa ragione, occorre valutare attentamente gli oggetti che inseriremo all’interno del corso. Ad esempio, se ci troviamo a scegliere una foto per rappresentare una dinamica relazionale tra capo e collaboratore, dobbiamo considerare e valutare chi è il capo, quali vestiti indossa, qual è la sua età e qual è l’ambiente in cui lavora. Il motivo è piuttosto evidente: ognuno di questi elementi potrebbe comunicare qualcosa di diverso rispetto a quello che abbiamo in mente.
7. Scegliere lo stile espositivo e narrativo più appropriato
Naturalmente, anche lo stile espositivo e la cura del linguaggio hanno un’importanza fondamentale nel coinvolgere il pubblico. Dando per scontato che la chiarezza espositiva sia il presupposto di base, occorre, tuttavia, considerare anche il tipo di approccio da adottare (formale, informale, tecnico, ecc.), il linguaggio da utilizzare e lo storytelling su cui sviluppare la sequenza degli argomenti trattati.
8. Valutare l’efficacia delle interazioni e dei feedback
Esistono diverse modalità per fornire un feedback all’utente o fargli svolgere delle attività didattiche interattive. Ognuna di esse risponde ad una specifica esigenza. In sede di scrittura dello storyboard, dobbiamo fare in modo che tutto sia coerente con i micro obiettivi dell’attività didattica che stiamo trattando. Anche su queste tematiche è possibile leggere alcuni approfondimenti già trattati in altri articoli.
Il successo di un corso di formazione, naturalmente, non dipende solo dallo storyboard ma anche da altri fattori. Tuttavia, considerando questi otto aspetti, il nostro storyboard potrà garantire un’elevata qualità dei contenuti e, nello stesso tempo, fornirà agli addetti ai lavori tutte le indicazioni necessarie per poter lavorare al meglio delle loro possibilità.