Come trasformare un webinar in un corso ingaggiante
Diversi studi dimostrano che, anche quando un argomento risulta interessante, il livello di attenzione scende drasticamente dopo i primi 6-7 minuti di ascolto. In realtà, se prendiamo in considerazione i contenuti web o quelli dei social network, la soglia di attenzione comincia a scendere già dopo un minuto o, in alcuni casi, dopo pochi secondi. Non stiamo dicendo nulla di nuovo ma, tuttavia, questo aspetto viene molto spesso sottovalutato e, ancora oggi, vediamo che molta formazione online viene erogata tramite lunghi webinar che, con un piccolo sforzo, potrebbero diventare qualcosa di più ingaggiante.
Il webinar è sicuramente la soluzione più rapida ed economica per erogare contenuti formativi, ma, purtroppo, molto spesso è poco coinvolgente.
Non stiamo dicendo che, per tenere le persone incollate allo schermo, bisogna trasformare il webinar in un film d’azione; ma possiamo sicuramente fare qualcosa per contrastare quel fisiologico calo d’attenzione che lo può rendere inefficace.
Ecco alcuni spunti che possono aiutarci a migliorare il livello di coinvolgimento della nostra platea.
Evitare lunghe lezioni “frontali”
Con il passaggio dalla formazione in presenza a quella online, si è pensato che, replicando il modello di insegnamento adottato per l’aula, il risultato fosse lo stesso. In moltissimi casi, quindi, non si fa altro che spostare il docente dietro una telecamera e gli allievi dietro gli schermi dei computer. Soluzione facile da realizzare e formazione online immediatamente operativa! All’apparenza sembra funzionare.
In effetti, quando gli allievi sono fortemente motivati ad apprendere (come nel caso degli studenti universitari, che hanno la necessità di superare un esame), i discenti ottengono un livello di preparazione analogo a quello che avrebbero ottenuto in presenza. Ma, prima di trarre una conclusione di questo tipo, occorre considerare che le lezioni online vengono integrate con molte ore di studio individuale e che, molto probabilmente, i limiti della metodologia didattica vengono compensati da un maggiore sforzo profuso dallo studente.
Nel caso della formazione aziendale, lo scenario è molto diverso: durante i webinar (o le relative registrazioni), il lavoratore, dopo qualche minuto, farà scorrere il video facendo o pensando ad altro. Infatti, a differenza dello studente che dovrà superare una prova d’esame, il lavoratore tende a considerare esaurito il suo “dovere” con la semplice partecipazione al corso.
Non stiamo dicendo che la modalità “webinar” sia del tutto inutile. Quando non c’è tempo per fare altro, è comunque “meglio di niente”; ma, certamente, la soluzione migliore per tenere alta l’attenzione e coinvolgere attivamente i partecipanti non è quella di replicare il modello di insegnamento tipico dell’aula in presenza.
Frazionare e organizzare i contenuti video
Una buona soluzione per migliorare l’efficacia dei webinar è quella di frazionare i contenuti video in piccole unità didattiche autoconsistenti, strutturarle attraverso un indice e metterle a disposizione in un percorso formativo online. In questo modo, il discente potrà gestire i momenti da dedicare allo studio in relazione alle proprie esigenze. Inoltre, potrà trovare e rivedere più facilmente gli argomenti che lo interessano di più o che non ha ben compreso.
Variare i contenuti
Naturalmente, frazionare un video di un’ora in brevi video di pochi minuti non risolve del tutto il problema: non abbiamo fatto nient’altro che inserire un’attività di avanzamento nel corso tramite un banale click del mouse. Il relatore, a meno che non abbia particolari capacità di intrattenimento, difficilmente potrà reggere la scena per molto tempo.
Proprio per questa ragione, per attivare il discente, è importante effettuare continui “cambi di scena” variando la tipologia di contenuti e il modo in cui vengono trattati.
Inserire più canali di apprendimento
Per evitare di appesantire l’esposizione, possiamo fare in modo che il relatore illustri solo le parti più importanti e i messaggi chiave. Per gli altri contenuti, valutiamo l’utilizzo di altre modalità di apprendimento come letture, dispense, manuali, video-interviste, link a pagine web o pagine del portale aziendale. Oltre ad effettuare un cambio di scena, valorizzeremo il ruolo del relatore che, in questo modo, racconterà le cose più importanti e, di conseguenza, quando entrerà in azione, attirerà maggiormente l’attenzione.
Inserire momenti di verifica dell’apprendimento
Una buona soluzione per evitare una fruizione troppo passiva del corso è quella di inserire momenti di verifica al termine di ogni singola unità didattica. Indipendentemente dal fatto che l’avanzamento del corso sia subordinato al superamento dei test di apprendimento, l’utente cercherà di rispondere correttamente; non foss’altro per una semplice questione di orgoglio o autostima. Questo lo spingerà a seguire il corso con più attenzione.
Gratificare e motivare il discente
Facciamo in modo che al completamento di ogni unità didattica venga associata una sorta di ricompensa che può consistere nell’attribuzione di un punteggio o, più semplicemente, nel valorizzare l’utilità del contenuto appena appreso, riconducendolo, ad esempio, all’attività svolta dal discente.
Non abbandonare il discente a sé stesso
Quando il percorso didattico richiede molte ore di formazione, è opportuno strutturarlo in modo che l’utente sia sempre seguìto e non perda di vista l’obiettivo finale. Una buona soluzione può essere quella di alternare la formazione asincrona a quella sincrona. Si tratta di strutturare gli impegni formativi all’interno di un calendario che preveda precise scadenze per il completamento delle attività individuali che sono propedeutiche ad alcune sessioni live, in cui gli utenti potranno confrontarsi con il tutor per ottenere chiarimenti o approfondimenti. Le sessioni live, inoltre, sono una buona occasione per fornire nuovi stimoli e riaccendere l’interesse dei partecipanti.
L’applicazione di accorgimenti come questi, richiede uno sforzo progettuale di poco superiore rispetto a quello richiesto per un webinar “tradizionale”, ma ne vale sicuramente la pena!