Come trovare ispirazione e creatività nella routine della progettazione
Chi progetta corsi di formazione, col passare del tempo, rischia di affidarsi con troppa insistenza alle esperienze pregresse, sia per risparmiare tempo, sia per avere una sorta di “garanzia” in termini di risultato. Certo, non è facile abbandonare uno schema vincente; ma chiudersi nella zona di confort significa rinunciare a sperimentare ed innovare; mentre, al contrario, il campo della formazione online richiede un’evoluzione continua delle metodologie.
Essere creativi non significa inventare ogni giorno qualcosa di nuovo ma, più semplicemente, ampliare il numero di possibilità e soluzioni che possano rendere efficace e coinvolgente un progetto formativo.
Ognuno di noi possiede gli strumenti per diventare creativo. È solo questione di tempo, volontà ed esercizio. La creatività non è una prerogativa esclusiva degli artisti: per trovare ispirazione e idee originali può essere sufficiente guardare in modo diverso ciò che ci circonda e andare al di là del significato convenzionale di quello che i nostri occhi vedono. Occorre liberarsi delle abitudini.
Non c’è un metodo per trovare ispirazione e idee, ma una serie di atteggiamenti mentali o pratici che possono stimolare la creatività.
Il fattore “tempo” è sicuramente uno degli ostacoli che più condizionano la ricerca di nuove idee, in quanto ci pone di fronte ad un’incognita che può mettere ansia per il rischio di non rispettare le scadenze. Ma l’ansia è nemica della creatività e il fattore “tempo”, come abbiamo detto, crea ansia. Per progettare con rapidità, dovremmo già avere a portata di mano qualcosa di concreto da cui partire o, quantomeno, qualche spunto su cui lavorare.
La creatività nasce dagli stimoli e dalle intuizioni. Dunque, la prima cosa da fare è quella di creare un nostro elenco di soluzioni e idee; una sorta di catalogo che può fungere da fonte di ispirazione o punto di partenza. Quando ci troveremo a progettare qualcosa di nuovo, non faremo altro che verificare quali modelli possano essere più funzionali al nostro progetto. Per evitare di seguire uno schema troppo rigido, possiamo creare delle card o delle schede in cui annotare format e metodologie. Quando sarà il momento di cercare l’ispirazione, faremo scorrere le card e ci chiederemo quale metodologia o soluzione, con le dovute azioni correttive, può essere applicata nel nuovo contesto.
Ma come facciamo a creare questo elenco? La risposta è semplice: prendendo nota di tutto quello che abbiamo già sperimentato ed ha funzionato bene, attingendo a fonti specializzate come blog o community della formazione e, soprattutto, osservando tutto quello che ci circonda. Il web e i social sono inondati da corsi di formazione; basta prendere nota di tutto quello che ci colpisce o ci sembra possa funzionare. Ma, se vogliamo essere veramente creativi, non dobbiamo guardare solo al mondo della formazione. A volte, una frase, un’immagine, una metafora o la scena di un film possono essere di grande aiuto per stimolare la nostra creatività e aiutarci a progettare in modo diverso.
Insomma, ogni volta che intercettiamo uno spunto, prendiamo nota di quello che abbiamo visto o di come potremmo applicarlo nel nostro campo. Giorno dopo giorno, il nostro catalogo si arricchirà con nuovi spunti e idee.
Attingendo alle nostre fonti creative, potremmo trovarci a progettare qualcosa di veramente nuovo rispetto agli schemi passati. Naturalmente, saremo assaliti da mille dubbi sul fatto che la soluzione possa funzionare. Anche in questo caso, i fattori tempo e rischio potrebbero indurci ad abbandonare l’idea e percorrere strade già note. È evidente che, scegliendo una strada sconosciuta, dovremo fare molta più attenzione; ma è altrettanto vero che solo così potremo ottenere qualcosa di nuovo. Non chiediamoci se l’idea funzionerà; chiediamoci come farla funzionare.
In ogni caso, quando vogliamo fare qualcosa di nuovo, confrontiamoci con altre persone o facciamo un brainstorming con i componenti del nostro team, per essere sicuri di non esserci innamorati dell’idea sbagliata. Il brainstorming con i colleghi, comunque vada, garantisce una panoramica di prospettive diverse e può fornire ulteriori spunti.
Tutto questo, naturalmente, deve diventare parte di un processo creativo e progettuale che possa aiutarci a trasformare un concetto astratto in qualcosa di concreto e tangibile. Per farlo, possiamo ispirarci ai processi di Design Thinking e definire un processo di lavoro strutturato che ci guidi nelle diverse fasi realizzative. Se il processo funziona, da ogni idea, che sia corretta o meno, dovrebbero scaturirne altre.