9 fattori che possono ostacolare o facilitare l’apprendimento online
Quando progettiamo un percorso formativo, tendiamo a concentrarci principalmente sull’organizzazione e stesura dei contenuti ma, se vogliamo creare qualcosa di coinvolgente ed efficace, non possiamo trascurare gli aspetti che riguardano la natura umana.
Nell’articolo che segue ci soffermeremo su alcuni aspetti che possono, o non possono, facilitare l’apprendimento.
- Modalità di esposizione
La sola esposizione dei contenuti, come sappiamo, non è sufficiente per massimizzare l’apprendimento. A volte, purtroppo, nell’esporre i contenuti, magari complessi e poco familiari, non ci si cura del fatto che vi sia un reale apprendimento da parte dei discenti. Per evitare che un corso online diventi una mera sequenza di click di avanzamento, occorre invece adottare strategie e metodologie che trasformino l’utente in parte attiva dell’apprendimento. Molti dei nostri articoli si occupano proprio di questi aspetti. - Sovraccarico cognitivo
Il sovraccarico di informazioni è un fattore che, soprattutto nella formazione online, può vanificare l’apprendimento. Molti studi dimostrano come l’utilizzo simultaneo di più canali di comunicazione e l’eccessiva esposizione di informazioni possano ostacolare la comprensione e la memorizzazione dei contenuti. Anche in questo caso, per approfondire l’argomento, rimandiamo ad un nostro specifico articolo. - Difficoltà nell’utilizzo delle tecnologie
La paura della tecnologia, fino a qualche anno fa, poteva costituire un ostacolo. Anche se oggi l’utilizzo delle nuove tecnologie non spaventa, dobbiamo, comunque, fare in modo che la navigazione all’interno dei percorsi formativi online sia chiara ed intuitiva per aiutare il discente a trovare e riorganizzare facilmente i contenuti trattati. - Cataloghi con scelta eccessiva
Presentando una scelta eccessiva di prodotti, rischiamo di confondere le idee riguardo a quello che effettivamente può servire. Questo, naturalmente, vale anche per i corsi online. Se proprio vogliamo mostrare l’offerta formativa completa, occorre creare un catalogo ben organizzato che consenta, ad esempio, di identificare percorsi formativi divisi per area tematica piuttosto che per ruolo. In questo modo, il discente avrà un programma da seguire e potrà organizzarsi al meglio per completarlo. Diversamente, in assenza di obiettivi e percorsi strutturati, dopo l’entusiasmo iniziale, il learner finirà col trascurare la propria formazione. - Mancanza di connessione emotiva
Il ruolo delle emozioni è fondamentale sia per coinvolgere le persone, sia per tenere alta l’attenzione e favorire apprendimento e memorizzazione del contenuto. Esistono moltissimi modi per essere più coinvolgenti e stabilire una connessione emotiva con la nostra audience. Non si tratta di un dettaglio ma di un’esigenza. Nel nostro articolo “Come agire sulla sfera emozionale per coinvolgere gli studenti” abbiamo esposto alcune strategie che possono aiutarci migliorare questo aspetto. - Difficoltà di lettura o interpretazione
Il digital learning favorisce la creazione di scenari complessi e ricchi di elementi grafici che, però, possono distogliere l’attenzione dai messaggi chiave. Il rischio è che un uso eccessivo di grafiche 3D, immagini, animazioni, testi, pulsanti e pop-up possa complicare la lettura e interpretazione dei contenuti esposti. Tutto quello che viene inserito all’interno dello scenario di apprendimento deve essere funzionale alla comprensione e memorizzazione dei contenuti: il nostro obiettivo non è quello di stupire il pubblico con effetti speciali! - Prevedibilità e ripetizione
Prevedibilità e ripetizione possono agire in una duplice direzione: in alcuni casi, creano noia e, in altri, facilitano l’apprendimento. Per spiegarci meglio, facciamo un esempio. Come sappiamo, “l’effetto sorpresa”, che sicuramente contribuisce a tenere alta l’attenzione, è controproducente quando viene adottato per aspetti che, al contrario, richiedono stabilità (ad esempio, i criteri di navigazione e ricerca dei contenuti).
La ripetizione, come abbiamo scritto in altri articoli, serve per consolidare l’apprendimento. Tuttavia, quando dobbiamo ribadire un concetto, lo dobbiamo fare adottando modalità sempre diverse: ad esempio, attraverso una metafora seguita da un’esposizione teorica, da un’esercitazione e da un riepilogo. - Disponibilità e accessibilità dei contenuti
Nella formazione aziendale, la disponibilità dei contenuti 24/24 7/7 è fondamentale poiché, in questo modo, si offre ai lavoratori la possibilità di poter utilizzare qualsiasi momento della loro giornata per seguire i corsi di formazione. Per la stessa ragione, i corsi di formazione devono essere fruibili da qualsiasi device. - Scenari di apprendimento
Spesso capita di vedere contenuti didattici inseriti all’interno di scenari molto particolari, a volte fantascientifici o astratti. Se, da un lato queste esperienze formative possono risultare ingaggianti, dall’altro possono distogliere l’attenzione dalla reale esigenza formativa.
Le esperienze di apprendimento basate su scenari sono, generalmente, molto più coinvolgenti ed efficaci rispetto alla lezione tradizionale e aiutano i discenti a ricordare, anche nel lungo periodo, quanto appreso.
Ma, per evitare che si crei troppa distanza tra la narrazione e l’obiettivo della formazione, i contenuti devono essere inseriti all’interno di un contesto facilmente riconducibile alla realtà del discente.
Per concludere e sintetizzare, potremmo dire che la progettazione di un percorso formativo deve sempre tener conto, oltre che del contenuto, delle dinamiche psicologiche che spingono l’utente a restare incollato allo schermo piuttosto che abbandonarlo.
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